Questo fine settimana sarà pieno di incontri letterari, coordinati da GialloLuna NeroNotte, all’interno della 21esima edizione di Nightmare Film Festival. Il primo appuntamento, dedicato al cinema, sarà giovedì 16 novembre alle 18.00, allo Chalet dei Giardini pubblici; interverranno con Antonio Pettierre e Mariangela Sansone per presentare la raccolta di saggi “Kathryn Bigelow. L’arte del dinamismo plastico”, Falsopiano editore.

Salta, purtroppo, la presentazione de “Il cliente di riguardo” (Sellerio editore Palermo) di Giampaolo Simi, in programma venerdì 17 novembre; l’autore ha chiesto di spostarlo ad altra data, per propri problemi familiari. Venerdì 17 novembre però non si resterà “senza libri”: prima della festa per la consegna della Medaglia al Valore 2023 di Nightmare, il regista Alex Infascelli parlerà del proprio romanzo, “Now here nowhere. Ora qui da nessuna parte” (HarperCollins), accompagnato da Stefano Bon e Nevio Galeati. Appuntamento alle 21, al Palazzo del Cinema e dei Congressi di Largo Firenze.

Infine un ritorno più che gradito: sabato 18 novembre sarà allo Chalet dei Giardini, alle 18, Lorenza Ghinelli con “Ballata per Nina”, terzo episodio della trilogia dedicata appunto alla giovanissima Nina (Marsilio Editore).

Il romanzo “Ballata per Nina – Le visioni di Nina 3”, Marsilio/Universale economica Feltrinelli. Per la prima volta, Nina si trova a confrontarsi con un male che corrisponde pienamente alla natura di chi agisce, un male che non cerca comprensione né assoluzione. Sullo sfondo, una città allo sbando in cui si muovono individui smarriti, travolti dai confinamenti imposti e dal cambiamento climatico, schiacciati da un’iper-realtà che annichilisce ogni capacità immaginativa. Ballata per Nina è anche e soprattutto una storia di legami che resistono come corde tese sull’abisso, e che la protagonista spezzerà solo per poterlo risalire da sola, carica di consapevolezze che non possono essere barattate con nessuna rassicurazione. L’amore che resiste persino allo strappo è l’unico che conta, e saprà dirle chi è diventata davvero.
L’ultimo appuntamento è il 25 novembre, alle 17.30, da Liberamente Libri di viale Alberti con Antonino Genovese e il suo “Il volo della civetta” (Clown Bianco Edizioni).

Il romanzo. Sicilia. Nella piccola parrocchia di San Nicolò, a Venetico, è custodita l’unica copia esistente al mondo del volto di Cristo. È un’opera inestimabile e nessuno ha mai avuto il permesso di fotografarla. Nonostante pochissimi conoscano il suo reale valore, il Volto Santo viene rubato. Sul furto indaga la squadra formata dai carabinieri Michela Giorgi, maresciallo della sezione Tutela del Patrimonio e Giacomo Vella, maresciallo, detto l’Islamico per la sua fede religiosa. Insieme a loro, come consulente, il critico d’arte Francesco Spagnolo, amico d’infanzia dell’Islamico ed ex amante di Michela. Il caso si complica quando il professor Giordano viene trovato morto, con le mani mozzate. Sotto i moncherini, qualcuno ha lasciato delle foto del Volto Santo. Tutto farebbe pensare a un omicidio di stampo mafioso e a un furto su commissione, ma l’Islamico e Giorgi non sono convinti. Quando scompare nel nulla anche un giovane blogger con la passione per l’arte, i pezzi del puzzle da comporre aumentano e la faccenda si intrica. Tra depistaggi, intuizioni e omertà la squadra dell’Islamico arriverà al fondo di una vicenda che sconvolgerà le vite di tutti. Sullo sfondo di una Sicilia aspra e dolce, la vicenda dei giorni nostri si intreccia con quella, ambientata tra il 1624 e 1625, di Vincenzo Bellini, artista messinese a cui il papa chiese di dipingere una copia del Volto di Cristo.
