Uccidere l’ambiente, uccidere se stessi. Il festival in un’immagine

GL 2014 crime rgbE’ un tema molto particolare quello scelto per l’edizione 2014 di GialloLuna NeroNotte. Da tempo abbiamo anticipato che si parlerà di crimini ambientali.  Reati che si rivolgono contro l’ecosistema e le forme di vita diverse da quella umana in maniera diretta, ma anche, indirettamente, contro l’umanità stessa. Un’elaborata forma di suicidio, dunque, di cui non si sa fino a che punto siano consapevoli coloro che la mettono in atto. Basti pensare alla Terra dei fuochi e a tutte le vittime di malattie causate dall’inquinamento provocato dall’avidità umana.

Oggi, presentiamo ufficialmente l’immagine – creata dall’illustratore Mauro Monaldini – che rappresenterà il festival e che ben illustra questa idea di omicidio-suicidio. Sullo sfondo un albero dai rami secchi; in primo piano alcune foglie autunnali, dai colori caldi, su cui si staglia netta, grigia e fredda, una pistola a tamburo. Un’arma che, però, per la sua conformazione non può sparare a qualcuno di diverso da noi: chi impugna quella pistola, può solo ferire o uccidere se stesso. Esattamente come accade quando si violenta l’ambiente in cui tutti, anche chi i reati ambientali li commette, viviamo.

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